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Il treno è sempre stato un mezzo di trasporto molto suggestivo, simbolo del progresso, mito del grande commercio, mezzo per attraversare confini, culture e identità. Ma senza un’adeguata infrastruttura ferroviaria, i treni non sono in grado di attraversare i confini, in particolare le montagne.

Così, l’idea del Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano, che inaugura giovedì 27 ottobre, di dedicare una nuova mostra permanente interamente dedicata agli attraversamenti ferroviari e alle gallerie, attirerà i visitatori per rinnovare lo storico padiglione ferroviario. Per tutte le età.

Pertanto, lo scopo del lavoro performativo è trascendentale.

In mezzo ci sono tangenziali, in particolare passaggi ferroviari e tunnel, che collegano tutte le infrastrutture di trasporto per superare ostacoli naturali o artificiali.

La nuova mostra fa parte di un più ampio progetto triennale – MULM – il museo più lungo del mondo, che raccoglie opere di molte realtà culturali sparse sul territorio, sviluppato nell’ambito del programma di cooperazione transfrontaliera Italo-Svizzera Interreg. Questo percorso collega anche il Museo della Scienza e della Tecnologia con il Museo dei Trasporti di Lucerna.

I valichi ferroviari e le gallerie delle Alpi e degli Appennini, che debuttarono nella seconda metà dell’Ottocento: queste infrastrutture collegavano comunità e singoli luoghi, regioni, economie e soprattutto persone con un percorso stabile e permanente.

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