Immagine abruzzoweb.it

ROMA – Aumenterà a dismisura il numero degli alberghi che ora sostengono l’arbitrato o sono costretti a chiudere.

L’entusiasmo arriva dal presidente di Federalburgi, Bernabò Bocca, per le bollette di alto profilo che rischiano di mettere in ginocchio il settore dell’ospitalità.

“Il caso degli alberghi nel Salento non è lo stesso – spiega – e ne vedremo di più nel prossimo mese. La situazione del nostro settore è drammatica e non possiamo aspettare il 2024”.

“Il governo entrante ha bisogno di interventi urgenti, ma anche il governo che è ancora al potere – si riparte: trovare una soluzione ai costi energetici dovrebbe essere una priorità. Dovrebbe esserci un intervento come il Covid”.

Soprattutto temono gli agenti del turismo di montagna che si preparano alla nuova stagione sciistica.

L’ansia cresce da Asta a Bolzano. A cominciare dalle aziende che gestiscono gli impianti di risalita.

“Se ci fermiamo, si fermano tutti. Chiudere le corde sta uccidendo la montagna: è già successo una volta e non credo che nessuno voglia rifarlo. “Le bollette vanno pagate”, spiega Valeria Gezzi, presidente dell’Associazione Nazionale Esercenti Funiviari, che dice che non si può fare altro che studiare i preventivi. Nuovo costo. Negli anni precedenti il ​​costo medio dell’energia era di 8 -15% Oggi siamo oltre il 30% Speranza, Stenografia, “intervento del governo”.

Gli albergatori valdostani stanno studiando contromisure per frenare l’aumento dei costi.

Filippo Gerard, presidente uscente dell’Associazione Albergatori della Valle d’Asta, ha dichiarato: “Alcune strutture hanno rivisto gli orari di apertura e sono aperte solo quando ci sono abbastanza turisti”. “Alcuni hotel sono aperti solo nei fine settimana, altri stanno cambiando gli orari in cui illuminano le loro insegne esterne: questo è ciò che significa economia di guerra”. Le bollette sono “triplicate”, soprattutto “le strutture più grandi con terme”, e l’aumento è “la punta dell’iceberg perché non stiamo vendendo un prodotto di punta, le persone stanno ripensando ai loro programmi di vacanza”.

In Alto Adige gli albergatori chiudono di qualche grado alcune saune e abbassano le piscine, ma cercano di “contrastare” costosa energia.

Gli ha fatto eco Manfred Pinzger, presidente dell’Associazione degli albergatori altoatesini, che ha sottolineato: “Alcuni hotel che non sono nei comprensori sciistici scendono a compromessi se sia meglio aprire nei mesi più freddi perché i costi sono più alti. effetto, ma questo non pregiudica la stagione che dovrebbe proseguire dopo il covid.

Marco Pappalardo, direttore marketing dell’azienda, dice che Dolomiti Superski è “pronto a impegnarsi con i suoi clienti e fornire i nostri servizi con gli stessi standard di qualità a cui i nostri clienti sono abituati”. L’inizio della stagione di Cortina è finalmente confermato.

«Stiamo mettendo in sicurezza gli affari», dice Stefano Pirro, presidente dell’Associazione degli albergatori, «anche se siamo preoccupati». L’incertezza è un problema perché non c’è un prezzo fisso. Con l’elettricità, puoi stimare quanto costa. Per l’approvvigionamento di gas naturale, invece, tutto è sospeso, c’è totale incertezza e quindi non abbiamo le informazioni per determinare la strategia commerciale che ciascuna azienda dovrebbe adottare.

Scarica come PDF ©

    Visualizza le notizie ufficiali qui