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Il progetto si chiama “Amici a quattro zampe” e all’Ospedale Pediatrico Regina Margherita, il reparto di Neuropsichiatria, guidato da Benedetto Vitiello, ha programmato orari di visita ogni lunedì, dove i cani e i gatti della famiglia possono far visita. Bambini ricoverati. In questo modo, bambini e ragazzi possono trascorrere del tempo con gli amici di famiglia che sperano di rivedere solo quando tornano a casa.
Tutti conoscono l’incredibile effetto terapeutico ottenuto dalla terapia animale: “Alcuni pazienti si liberano interagendo con un cane, mentre si rianimano – spiega Vitiello – in particolare questa attività è un vero valore aggiunto nella cura della ricerca interdisciplinare. Disturbi d’ansia nei bambini , disturbi dell’umore, ritiro sociale e disturbi alimentari in alcuni casi, “Si tratta di importanti interruzioni dello sviluppo fino al punto di impulsi suicidi. Mantenere i legami emotivi che i bambini formano ha grandi risultati e gli animali domestici fanno parte di quel mondo perché portano elementi di normalità in gioco e fornire un ponte verso il mondo esterno che aiuta con il recupero evolutivo.” . La piccola Sarah (nome fittizio) ha 11 anni e soffre di mutismo selettivo, un disturbo d’ansia che le impedisce di parlare. Grazie all’aiuto del cane riesce ad esprimere i suoi sentimenti attraverso le risate ea comunicare con i suoi animali attraverso i gesti. C. ha 15 anni, ha un disturbo alimentare ed è iperattivo. Nel momento in cui incontra il cane, lascia andare il suo super controllo e riscopre le sue qualità più naturali e giocose. I benefici della PET terapia possono essere testati direttamente sui piccoli pazienti del Dipartimento di Neuropsichiatria dell’Ospedale Pediatrico Regina Margherita.
Il progetto è finanziato dalla Pharma Foundation per offrire sessioni di terapia organizzate in piccoli gruppi con la partecipazione di un infermiere e di un medico qualificato sotto la supervisione di un neuropsichiatra infantile. «Prendersi cura di un cane aiuta a prendersi cura di sé, del proprio corpo – chiariscono gli esperti di Regina – e ristabilisce un sano rapporto con se stessi, calma la rabbia, che ha un effetto benessere e rilassante». I benefici si estendono anche al personale medico: il rientro dei cani in reparto ha creato un senso di benessere tra il personale, per il quale si è deciso di attivare un innovativo progetto pilota denominato “Care for the Caretaker”. Sono spesso coinvolti in condizioni di salute molto complesse.
Dopo la pandemia, è proseguito il programma “Amici a quattro zampe” durante le cure dialitiche e nei reparti ospedalieri, condotto da Bruno Gianoglio. Sally, Spuma e Zeddy sono tre cani della Fondazione Pharma che tornano in ospedale. Il Dipartimento di Igiene e Patologia e Pediatria del Regina Margherita, diretto da Franca Fagioli, ha elaborato un piano per garantire percorsi speciali per gli animali e particolari standard igienico-sanitari secondo indicatori regionali e nazionali.
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