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Ancona – Attualmente sono circa 7 i casi confermati di influenza stagionale rilevati nel mese di marzo dal Laboratorio di virologia dell’Azienda Ospedaliera Regionale Torre. Il virologo Stefano Menzo spiega che quest’anno il virus è molto più avanti dei precedenti, sottolineando che in passato il Natale era il periodo in cui di solito appariva.
I casi ora sono “principalmente nella popolazione pediatrica” e anche se sono “pochissimi”, spiega che il virologo ha detto che “l’anno scorso in questo periodo non abbiamo avuto malattie” ed è stato responsabile dell’uso delle mascherine. . . Il professor Menzo consiglia il vaccino soprattutto per chi ha più di sessantacinque anni e chi è a rischio.
Stefano Menzo, Direttore di Virologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria delle Marche
Dopo due anni di restrizioni adottate per ridurre la diffusione del Covid, il virus dell’influenza è meno diffuso, quindi le persone che non sono state infettate per un po’ ora sono meno protette, affermano i virologi.
La situazione nelle cliniche per bambini
«I nostri ambulatori sono pieni di infezioni respiratorie di natura virale, virus parainfluenzali e qualche influenza stagionale», spiega il pediatra Giuseppe Pino Ciccione, medico della Rete Sorveglianza Bambini e viceministro Fimp.
Pediatra Giuseppe Pino Ciccione
“Non abbiamo ancora casi di virus respiratorio sinciziale”, spiega, ricordando un focolaio durante l’infanzia lo scorso anno, “ma ci aspettiamo ancora casi, quindi siamo cauti”. I pediatri consigliano il vaccino anche soprattutto per le popolazioni infantili ad alto rischio, vale a dire bambini con malattie cardiache, asma e altre patologie che li mettono a rischio di complicanze.
I pediatri consigliano il vaccino antinfluenzale per i bambini di età compresa tra i sei mesi ei sei anni. Lo stesso pediatra nella nostra zona di Vasta effettua vaccinazioni gratuite e dispone di vaccinazioni dell’autorità sanitaria. “Inoltre – conclude Siccione – i sintomi covid si mescolano a quelli influenzali. Il virus covid è imprevedibile e continua a diffondersi: oggi ho preso due malattie in clinica, ma questa è solo la punta dell’iceberg. Conclude – perché molti stanno mettendo alla prova se stessi, evitando il monitoraggio.”
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