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Uno dei tanti introdotti in Microcitemico è un bambino, con indosso la maschera di Pinocchio e un messaggio con un destinatario preciso, anche se non cita: Politici: non mentite o vi cresce il naso. Bene, il naso non crescerà, ma perderai l’opportunità di diventare persone reali. Lei è tornato al reparto di oncoematologia pediatrica di Brotzu, ha promesso di trovare una soluzione adeguata per il centro servizi e trapianti e di rinegoziare, ha detto che sarebbe stato redatto urgentemente un accordo per facilitare l’iter e non è successo niente, stanchezza dottore. E il personale, ancora sottodimensionato e senza fiato, è aumentato a dismisura». Inizia così l’ultimo spettacolo prodotto da Asgope, diretto da Francesca Zichedu, composto da genitori di bambini e ragazzi con patologia onco-ematologica. All’Ospedale dei Bambini di Cagliari, i problemi stanno montando da settimane. Le promesse dell’amministrazione distrettuale di riunire anche l’ospedale con Brozou. Resta, nessuna azione concreta è stata formulata. E la rabbia mista alla preoccupazione di madri e padri ha ormai raggiunto il suo apice. Ecco il rapporto compilato da Jicheddu. “Vogliamo tutto, ma niente bugie. Un altro giorno, per esempio, mancava Gaz. Siamo arrivati addirittura a portare le garze da casa in quanto era ovvio che la Farmacia Brotzu fornisse le sue creazioni prima e poi all’esterno. Quindi per tutto: dal personale, alle borse per il trasferimento. Quello che potevamo fare prima scendendo di un piano, ora dobbiamo coordinare e coordinare mille elementi, attraversando tutto il traffico cittadino con un’ambulanza, con i bambini immunizzati per arrivare alla Santissima Trinità, anche un compito semplice. Procedura, elettroencefalogramma. Ma la Santissima Trinità è lontana e non ha un’assistenza all’infanzia specifica. È fisicamente lontano dal nostro reparto e da tutte le altre specialità pediatriche, lontano da tutto ciò di cui ha bisogno un paziente oncologico ematologico. Gestire un paziente pediatrico non è la stessa cosa: farmaci diversi in dosi precise, apparecchiature personalizzate. Questo significa che le giornate passano così, con il personale che si affanna a inventare soluzioni organizzative, in attesa del trasferimento di bagagli che avrebbero reso un viaggio lungo e ingombrante. Finora non esiste un’istituzione per l’anestesia di emergenza. E questo se abbiamo bisogno di neurologia pediatrica, cardiologia pediatrica. Se un elettrocardiogramma deve essere fatto alle due del mattino, inizia un valzer burocratico di e-mail che interconnette le strutture ospedaliere. Non intendiamo sostituire il quadro organizzativo all’interno del quale opera un servizio complesso come il nostro rimuovendo componenti. Ha fatto scandalo il rapporto 2022 dell’Osservatorio Gimbe sugli aiuti di livello base, che mostra le disparità regionali nella sanità e la Sardegna all’ultimo posto. Non è ammissibile che proprio dalla nostra isola, con tutte le difficoltà addizione che comporta viaggiore, le famiglie si vedano castret a partier lontano per seguir il diritto alla salute sancito dalla nostra constitugiones nonprivieches. Soprattutto perché è facile e immediato risolvere il nostro problema: chiediamo di ripristinare la situazione ante riforma del 2020, chiediamo il nostro servizio sito presso l’Ospedale Micrositemico, che in questo momento si sta accorpando con l’Azienda sanitaria locale della città di Cagliari. Ritorna a far parte della struttura del Brotju Hospital, un ospedale regionale di importanza nazionale, altamente specializzato e Un dee di secondo livello è dotato di un servizio di emergenza, a causa della complessità delle nostre linee di cura. Domani, 15 febbraio, in occasione della Giornata mondiale contro i tumori infantili, saremo in Senato, grazie a Fiagope Onlus, che ha sollevato il tema del servizio di oncologia pediatrica per la Sardegna. Lo faccio per non risparmiare sforzi, ma è dovere di tutti noi opporci a questa carneficina. Perché se si sbaglia, non si può accettare la resa incondizionata della politica locale, l’assenza e il silenzio colpevole e la flebile opposizione che dimostriamo.
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