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Riduzione del 75% del costo unitario del Bollo Calore Pulito per gli impianti termici in Emilia-Romagna. Lo ha deciso la Giunta regionale, che ha approvato una modifica temporanea dell’importo del prelievo a carico dei titolari degli stabilimenti, con decorrenza dal 1° ottobre, e resterà in vigore fino al 31 dicembre 2026.

La scelta è dettata dalla situazione che si è verificata negli ultimi due anni. La pandemia di Covid-19 da un lato ha interrotto le attività di valutazione e ispezione degli impianti. D’altro canto, l’introduzione della misura del superbonus ha inciso sull’esistenza dei soggetti preposti all’esecuzione della verifica, impegnati in attività connesse alla misura fiscale.

“Di conseguenza – spiega Vincenzo Colla, Assessore Regionale allo Sviluppo Economico e Green Economy – alcune attività di valutazione e verifica originariamente previste e programmate non hanno potuto essere svolte e le risorse non sono state interamente utilizzate a seguito del pagamento del Bollo Calore Pulito. Con queste risorse, il distretto ha deciso di ridurre la quantità di adesivi per diversi anni.

L’attuale prezzo del marchio, pari a 7 euro per l’energia della fiamma inferiore a 35 kilowatt (esclusa la biomassa forestale), è previsto a 1,75 euro dal 1° ottobre. Per chi ha energia elettrica tra i 35 e i 100 kilowatt si passerà dagli attuali 28 euro a 7 euro. Inoltre, per le centrali da 101 a 300 kilowatt si scende da 56 a 14 euro, e per le centrali sopra i 300 kilowatt il canone non è più di 98, ma di 24,50 euro.

Limitazione dei consumi energetici, gestione e manutenzione degli impianti di riscaldamento

La normativa nazionale assicura che le regioni effettuino controlli e ispezioni periodiche per garantire il rispetto delle norme relative alla limitazione del consumo di energia durante l’esercizio e la manutenzione degli impianti di riscaldamento. A tal proposito, le regioni stesse dovrebbero avviare programmi annuali di verifica del rispetto dei rapporti ispettivi e dei certificati rilasciati, nonché creare un sistema di identificazione degli organismi e dei soggetti incaricati delle attività ispettive. Al fine di assicurare il pagamento delle spese necessarie per il controllo catastale e la gestione dei gruppi termici, le regioni possono assicurare il pagamento di un contributo da parte dei responsabili dei centri, che deve essere espresso in base alla loro competenza, in modalità uniformi. in tutta la regione.

Con l’attuazione di tale normativa, l’Emilia-Romagna ha costituito un apposito “Organismo Territoriale di Accreditamento e Controllo”, cui sono affidate funzioni interne all’azienda Art-ER e si occupa dell’attuazione, gestione e rinnovo del catasto territoriale. degli impianti termici (CRITER) che è stato commissionato a giugno 2017. sistemi.

L’imposta di bollo viene riscossa direttamente da ART-ER ei fondi sono utilizzati per lo svolgimento delle attività di sua competenza. La Fondazione rendiconta annualmente l’ammontare complessivo dei contributi raccolti sul territorio e le spese sostenute nel periodo di competenza; Sulla base di tali informazioni, la Regione prevede un eventuale ricalcolo del contributo annuo.

I primi anni di attività di CRITER sono stati l’occasione per testare l’efficacia del sistema rispetto agli obiettivi da raggiungere, per apportare gli eventuali adeguamenti ritenuti necessari, nonché per la scala del bollino Calor Pulito.

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