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Il mandato d’arresto europeo emesso nei confronti di Maria Collioni e Silvia Panzeri, moglie e figlia dell’ex eurodeputato Antonio Panzeri, evidenzia come l’ex europarlamentare abbia “coltivato e nutrito” la “criminalità” dell’ex europarlamentare nel carcere di Cattergate nelle carceri di Bruxelles. Gli atti» sono di «natura complessa, organizzata e ripetitiva».

Secondo il giudice, Antonio Panzeri è il cuore dell’organizzazione che ha scosso l’Europarlamento e che ha già portato all’arresto di quattro persone, tra cui l’ex vicepresidente dell’Europarlamento, Eva Kaili. Tutte le persone coinvolte nell’indagine del procuratore belga sono di sinistra e sono specificamente legate al gruppo socialista al Parlamento europeo.

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Nel mandato d’arresto europeo, il giudice incaricato del caso sottolinea che esiste una minaccia specifica che “se rilasciato, commetterà nuovi crimini o crimini simili o più gravi”. Ma tra i pericoli che i giudici vogliono evitare ci sono le condizioni carcerarie che potrebbero in qualche modo interferire con “il corretto svolgimento di un’indagine o l’amministrazione della giustizia, un tentativo di sopprimere le prove o l’accusa”. informare terzi o cospirare con loro per rendere dichiarazioni mendaci”.

Il giudice ha emesso un mandato europeo per Maria Colleoni e Silvia Panzeri con l’accusa di attività criminosa, corruzione e riciclaggio. Maria Colleoni è ora agli arresti domiciliari nella casa della sorella in provincia di Bergamo, mentre la figlia Silvia Panzeri è nella stessa misura nel suo appartamento di Milano. Le due donne sono ora in attesa di processo a Bruxelles prima che un giudice decida sulla loro estradizione. Nei prossimi giorni potrebbe essere avanzata una richiesta di estradizione.

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