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Paolo Genovese non ha pace. Dopo la condanna del figlio Pietro per l’investimento omicida della 16enne Gaia e Camilla, il regista romano deve affrontare un’altra difficile vicenda. Durante questo periodo, San Felice finì nel cornicione della sua villa al Circeo, dove si dice che la piscina sia stata costruita in modo piuttosto aggressivo. Una situazione che lamenta il regista di “Perfetti sconosciuti”. I Carabinieri Forestali Nipaf hanno assistito al delitto con i colleghi della stazione di Parco de Sabaudia. I militari se ne accorgono quando fanno dei controlli al naso, soprattutto nella zona detta “quarto caldo”.

Secondo La Repubblica, Villa Genovese è in fase di restauro conservativo. Cosa possono fare i Carabinieri senza il rispetto delle concessioni edilizie. In particolare è stata posta sotto controllo l’area dove è stata realizzata la piscina coperta. I permessi rilasciati dalla ditta incaricata dei lavori, infatti, non sono sufficienti in quanto la costruzione si colloca in un’area del Parco Nazionale del Circeo, paesaggisticamente limitata. I militari hanno quindi provveduto a sigillarlo e confiscarlo. Ora Genovese dovrà rispondere di abusivismo edilizio.

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