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Nell’ambito dell’operazione “Svuota metropolitana” organizzata dal locale dipartimento di polizia di Barrie, una piccola impresa di costruzioni è stata arrestata per protesta contro una grande impresa di smaltimento dei rifiuti nel territorio comunale.

Gli eventi della scorsa settimana a San Giorgio hanno visto i dipendenti di un’azienda con sede in un comune limitrofo rientrare nella propria sede dopo aver ristrutturato un B&B a Mola di Bari. Hanno iniziato a svuotare secchi, bidet, lavelli e altri materiali inerti, considerati rifiuti speciali, gettandoli nei cassonetti consentiti davanti ai cassonetti a bordo strada.

Purtroppo in questi luoghi erano presenti pattuglie della polizia locale, che grazie alle segnalazioni di Amiu, addetta alla sorveglianza e al controllo della zona, ha iniziato a fermare prima le cinque persone coinvolte nel trasporto. Sono stati completamente abbandonati e quindi è stato ordinato di recuperare i rifiuti.

Trasportato nella sede di via Aquilino per l’identificazione, è stato denunciato con il titolare dell’azienda per il reato di abbandono di rifiuti privati ​​su suolo pubblico, che comporta la reclusione da 3 mesi a un anno o la multa di 2.600,00. 26.000 euro. .

Inoltre, il reato di cui all’art. 212 del Testo Generale Ambientale per la mancata iscrizione del veicolo adibito all’albo del gestore ambientale: l’automobilista non era nemmeno in possesso del modulo necessario per il trasporto dei rifiuti. L’auto è stata sequestrata come da disposizione del tribunale.

Infine, dai provvedimenti istruttori e operativi, due dipendenti della società in questione hanno dichiarato di non aver ancora sottoscritto un regolare contratto di lavoro: il caso è stato segnalato all’Ispettorato del lavoro per analisi di dettaglio.

In questi casi l’intervento della Polizia Locale evita che il costo dello smaltimento dei rifiuti venga gravato sul cittadino contribuente piuttosto che sul costo propriamente sostenuto dall’azienda dei rifiuti.
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