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Giorgia Meloni diventa il nuovo Presidente del Consiglio italiano e la prima donna a guidare il Paese. Nella città di Cagliari, FDI è arrivato secondo dietro al PD, ma non è cambiato quasi nulla. Il potere centrale governa l’Italia e il leader dei Fratelli d’Italia forma un nuovo governo. A San Benedetto, vero termometro di tutte le elezioni, nessuno si stupisce o sorprende lo sfogo di Meloni. Tra l’altro, l’essere solo all’opposizione per un anno e mezzo di governo Draghi ha sicuramente giocato a suo favore. E le prime telefonate arrivano puntuali: dalle bollette pesanti ai prezzi generalmente folli, oltre a una revisione complessiva del reddito di cittadinanza, molti cagliaritani incrociano le dita. “Altri mordono”, ride Giancarlo Garau, pensionato cagliaritano. “Sono molto soddisfatto del risultato, dopo dieci anni di PD eravamo pieni di carte e io guardavo sempre a destra. Per vedere cosa fa Meloni, deve trovare soluzioni per bollette e prezzi alti. Per fortuna il prezzo ha fatto non aumento perché ho i coupon, perché non arrivo a una certa cifra ogni mese”, spiega. Ma i conti ancora non tornano, arrivare a fine mese è un traguardo: “Giorgia Meloni può cambiare qualcosa, ma ci sono i suoi alleati Salvini e Berlusconi, con i quali dovrà coordinarsi”, non per tutti”. Il primo partito FDI in Italia e Lega e Forza Italia con meno del dieci per cento è un risultato che non sorprende lo storico macellaio Sergio Masella : “Non aspettarti già che Meloni vinca nonostante la battaglia che ha condotto e nonostante questo risultato a suo favore. ha preso . Quando la sinistra segna zero contro il centrodestra, vince sempre il centrodestra”. Da presidente del Consiglio, Maloney deve intervenire subito sui prezzi alti: “Mettetevi le mani sulla coscienza, i soldi non bastano più e questo è un grosso problema per tutti”. Meglio ancora, il problema principale. , poi il reddito di cittadinanza: “Vuoi cambiarlo, non abrogarlo, meglio. È ingiusto per qualcuno che non fa nulla per ottenerlo quando mi sveglio alle 5 del mattino ogni mattina. Il pericolo del fascismo al lavoro? Prendendoci in giro”. Chi non ha votato, Maurizio Loi, un altro pugile di C Aglieri: “Non sono andato alle elezioni perché secondo me la musica non cambia, non è mai cambiata da 50 anni, credo Giorgi , la Meloni governa bene, sta benissimo che le emergenze sono le bollette della luce.Sai, la mia è passata da 350 a ottocento euro e la metà delle scatole del mercato qui chiudono perché non possiamo più coprire tutte le spese”, lei disse “Il fascismo con il premier Melonis? No, è un’esagerazione”, ha sottolineato Loy. “Pensiamo al lavoro, i partiti hanno promesso che gli appuntamenti saranno condivisi a tempo indeterminato, vediamo se vengono. E il reddito di cittadinanza va dato solo a chi ne ha veramente bisogno, date le condizioni che consentono a chi lavora di farlo.
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