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PESARO – Inflazione: a +11,8% a ottobre, l’impatto per famiglia è di +3.516,40 euro l’anno.

Il dato parla chiaro e Federconsumatori Pesaro lancia l’allarme. “I dati hanno leggermente rivisto al rialzo le stime di inflazione per ottobre: ​​il dato è stato +11,8% su base annua e +3,4% su base mensile. 1983.

L’aumento delle spese non riguarda solo il settore energetico ma anche quello alimentare, tale rapporto è passato dal +44,5% di settembre al +71,1%, attestandosi al 13,1% (settembre +11,4%). “.

Per Federconsumatori, “Alla luce di tassi così elevati, le conseguenze per le famiglie sono pesantissime: secondo le elaborazioni dell’Osservatorio Nazionale ONF – Federconsumatori, gli oneri sono di +3.516,40 euro per famiglia all’anno, di cui +728 euro all’anno sono solo nel settore alimentare “Tutti questi aumenti gravano in modo insopportabile sulle spalle dei cittadini, che aumentano di numero e si lamentano con i nostri sportelli per i loro disagi e difficoltà”.

Questo si riflette nel carrello della spesa: da un calo del -16,8% dei consumi di carne e pesce, a un calo dei consumi di frutta e verdura (che interessa il 12,9% dei cittadini), al frequente utilizzo delle offerte. , sconti, acquisto di prodotti scaduti (pratica adottata dal 46% dei cittadini). In questo contesto, le vendite del Black Friday assumono un nuovo significato: la maggior parte degli acquirenti fa acquisti pensando al Natale o nel settore alimentare.

“Le statistiche mostrano quanto sia urgente e necessario l’intervento del governo per sostenere le famiglie con inflazione in rialzo, soprattutto quelle con redditi bassi. A nostro avviso, le prime risposte contenute nel provvedimento legislativo Aiuti quaternario sono ancora insufficienti al riguardo: troppe poche risorse per i cittadini, impercettibile il parziale diniego dell’accesso ai conti da parte degli utenti locali e sulla sospensione dei pagamenti Nessun cenno. Detrazioni per mutui.

Se vogliamo davvero invertire questa tendenza che ha innescato la spirale discendente della crisi e il crollo della domanda, abbiamo ancora molto lavoro da fare.

Pertanto, chiediamo al governo di prendere seri provvedimenti contro lo sciacallaggio, rafforzare il potere dell’agenzia di controllo dei prezzi e istituire appositi osservatori regionali con la partecipazione attiva delle associazioni dei consumatori. Inoltre, non è rinviabile una profonda revisione e riforma delle aliquote IVA, compresa la sterilizzazione e lo stoccaggio di tutti i beni primari: secondo i nostri calcoli, si risparmierebbero 531,57 euro per famiglia all’anno’.

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