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Un’altra mossa. Un altro blitz per mantenere alta l’attenzione. Sabato mattina la statua di Indro Montanelli in un parco pubblico di Milano è stata completamente ricoperta di nastro bianco e nero e giallo dagli attivisti di Extinction Rebellion, ambientalisti famosi per i loro spettacolari “boccioli”.

“Perché? L’area del Parco, così come l’intera Pianura Padana, è stata definita dalla comunità scientifica ‘pericolosa per la salute umana’, soprattutto per i bambini e gli anziani”. Campi da gioco Intorno alla città.

Lungo la base della statua e sul muro che circonda la cornice sono affissi cartelli gialli con un triangolo di pericolo che spiega le parole “Area a rischio per la salute umana – Crisi climatica e ambientale” e “Sono stati rilevati contaminanti nell’aria che respiri e superano i limiti di sicurezza per la salute umana”. L’allarme arriva con diverse segnalazioni di cattiva qualità dell’aria e morti premature di bambini e anziani nella Pianura Padana.

“La statua è stata per anni oggetto di tensione. La misoginia di Indro Montanelli, il suo passato da ufficiale dell’esercito fascista in Etiopia, la storia dello schiavo Desta, hanno portato a proteste di vari movimenti sociali dal 2012. Non una di meno l’ha dipinta di fucsia fino ai manifestanti di oggi”, fino al ripristino di Actin.

«Indro Montanelli, che non ha mai negato il razzismo e la violenza di genere del progetto coloniale italiano, è un simbolo del passato, ma un simbolo dell’oggi, costruito sul mito dello sviluppo senza fine, dello sfruttamento della terra, delle persone, delle risorse», spiega Lorenzo, uno degli attivisti. “Ecco perché abbiamo scelto questo monumento per condannare la miopia del governo italiano e regionale nei confronti della crisi climatica ambientale e dell’inquinamento atmosferico”.

“I vertici della Regione Lombardia hanno più volte affermato che le restrizioni all’inquinamento atmosferico proposte dall’Unione Europea causeranno danni economici. Si tratta di un approccio miope e ideologico. Il presidente Fontana chiaramente se ne frega dei morti e delle gravi patologie causate dall’inquinamento.

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