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Scale Lucio Dalla. Il consiglio comunale ha approvato il nome della città su proposta di Laura Lieto, vicesindaco responsabile della toponomastica. Lucio Dalla Il Circolo Canottieri è un passo nel mare vicino a Savoia, dove famosi cantautori hanno ormeggiato una barca da Santa Lucia attraverso il Partenope.
Lucio Dalla, una scala a lui intitolata
La proposta di creare un nuovo toponimo denominato Scale Lucio Dalla è venuta dall’assessore Alessandra Clemente. ed è stato approvato all’unanimità dal Comitato Toponimo.
A Lucio Dalla è intitolata una scalinata nel quartiere Santa Lucia di Napoli. Lo ha deciso il Consiglio comunale su proposta del sindaco designato, Laura Lieto.
“Non c’è Lucio Dalla senza un legame viscerale con Napoli. Non c’è città al mondo che Dallan ami di più, forse non Bologna, sua città natale”, racconta Alessandra Clemente a L’Ansa.it. “Il 1° marzo – sottolinea Clemente – si è celebrata la commemorazione del 10° anniversario della morte di Lucio Dalan. La musica del cantautore, musicista, artista a tutto tondo ha lasciato un segno nella vita di generazioni di persone in tutto il mondo”.
“Dalla è certamente più di un traduttore delle sue canzoni, – continua – è uno dei pionieri dell’arte italiana del dopoguerra, ma anche una delle icone visive più riconoscibili con i suoi occhiali tondi, la barba, la figura impeccabile. . ” Sogno di essere a Napoli almeno due o tre volte al giorno”, racconta. Una volta ha detto in un’intervista. “Ho studiato il napoletano tre ore alla settimana per dodici anni, perché il napoletano, che costa 200.000 euro”. la mia lingua intramuscolare, lo farò in modo che io possa parlare e pensare. Pensano per millenni”.
Collegamento con Napoli
“Lucio Dalla, – continua in veste di consigliere comunale, – ha indubbiamente manifestato la sua passione per la nostra città, che accomuna milioni di persone da tutto il mondo, ma ne ha rilevato il carattere, il talento, la personalità, ne ha compreso e voluto l’unicità. non è un caso, “Napoli, è facile dirlo, sembra una città, no, questa è una nazione, una repubblica”. Per questo Dala non si è limitato a onorare la nostra città come artista. La vita, ma ha voluto essere testimone e portatore della sua cultura come amante della sua terra.
«Per intitolare un luogo a Lucio Dalla in un comune italiano, basta notare il contributo unico che ha dato alla cultura del nostro Paese», conclude Clemente. Il toponimo nazionale è stato tradizionalmente pieno di rispetto per musicisti e poeti, e Dalla ha abbracciato pienamente entrambe le categorie senza timore di violarle. Ma il legame tra Napoli e Lucio Dalla va oltre l’arte e diventa personale. Una volta disse: “Napoli ora è casa mia, insieme al Bologna, forse anche di più: il mio sogno deve essere sempre napoletano”. Bello, emozionante, emozionante, con questo titolo, realizzare questo sogno a modo nostro e rendere Lucio parte del Napoli”.
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