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Giuseppe Conte festeggia due anni da leader del Movimento 5 Stelle. Era il luglio del 2021 quando l’ex presidente del Consiglio fu eletto leader politico di un partito già in profonda crisi e in una chiara fase di consenso. Convinto che Giuseppe non avesse “visione politica o capacità manageriale”, Bepe Grillo era indeciso se consegnargli lo scettro. Ma a Marina di Bibbona è scoppiata una pace clamorosa tra i due e il 17 luglio di 24 mesi fa Conte ha pubblicato il suo primo discorso social, parlando di un nuovo corso “gruppi locali e forum tematici aperti alla società civile. organizzazioni”. Le proposte in arrivo vengono valutate in modo approfondito. Ebbene, a due anni da quella promessa, il piano non ha trovato piena risposta: dal punto di vista locale, in tutte le elezioni amministrative da allora, i 5 Stelle hanno sempre perso.
Il “vantaggio-maniacale” di Conte.
Dall’estate del 2021, infatti, nei sondaggi a cui Greeley ha partecipato, le nomine politiche sono state solo cinque, senza contare le elezioni per il rinnovo della Camera del 25 settembre 2022, portando a un calo rispetto alle urne”. minacciato”. Le elezioni comunali del prossimo ottobre sono state la prima sfida per i seggi: i 5 Stelle avevano già perso al primo turno, se la sono cavata con i sindaci di Roma e Torino, Raggi e Appendino e hanno perso percentuali in altre metropoli come Milano. , Napoli e Bologna. Conte giustifica così la sconfitta: “È tempo di seeding per il M5s: abbiamo iniziato un nuovo corso, ha iniziato a funzionare prima della presentazione delle liste e non siamo riusciti a spiegarne appieno le potenzialità”.
Vediamo come è cambiata la mappa politica in soli due mesi
Passano otto mesi e si svolge un’altra assemblea di governo tra Genova, Palermo, Catanzaro, L’Aquila, Verona, Monza, Parma e Viterbo. E in questo caso i risultati elettorali sono stati una completa delusione per i cinque stelle che non hanno potuto toccare un solo scrutinio nei 26 capoluoghi di provincia chiamati per il rinnovo di sindaci e consigli comunali. limite L’ex capo del governo si presenta in conferenza stampa il 13 giugno e alza leggermente le mani in avanti commentando l’esito delle preferenze: “Le elezioni amministrative sono sempre state vietate per M5S e questo è un dato di fatto, ma no. Io sono qui per nascondersi dietro questa stabilità storica. Non ci accontentiamo delle informazioni che sono emerse. Ma dopo. Promette ancora: “Ora nasceranno i gruppi regionali” e prenderà vita ufficialmente nel novembre 2022. Quindi sì, il corso degli eventi cambierà.
I 5 stelle non giocheranno mai a livello regionale
Ancora otto mesi e il Movimento 5 Stelle sta facendo scalpore a livello regionale sia in Lombardia che nel Lazio, dove stanno stringendo alleanze rispettivamente con il Pd e un candidato indipendente. Conte ribadisce l’impegno per migliorare le prestazioni a livello locale: “Accettiamo un risultato del tutto insoddisfacente. È in linea con l’ordine storico nelle regioni del Movimento 5 Stelle, ma si impegna a fare di più”. Poi parla delle tante attenuanti del giudizio di Grilina, dai risultati delle scorse elezioni comunali ai dettagli del voto di questo fine settimana. “Vedo che ci sono carnefici per M5s, ma Non sto esagerando l’importanza di queste elezioni. Non mi fido particolarmente dei sondaggi, ma ce n’è stato uno che ci vedeva tempo fa e poi l’attacco al Pd è ancora nelle mani di Enrico Letta: “C’è anche una grande concentrazione del Pd nel nostro rendimento . Capisco che il Pd sia in pieno accordo, ma vogliamo sentire un Letta risorto. “Dopo 10 anni alla guida della Lazio non vedo cosa abbia da festeggiare per stappare le bottiglie di champagne”.
Le recenti disastrose elezioni comunali
Ma senza fiato. A inizio aprile è stata la volta del Friuli-Venezia Giulia: un altro candidato governatore sconfitto (sempre allineato al centrosinistra) e un altro calo indipendente del M5s (2,5%). «Siamo una forza dirigente e il partito è in completa ristrutturazione regionale con tre diverse confederazioni, questi gli elementi che si possono sentire», ha risposto questa volta decisamente il coordinatore regionale dei grillini. Luca spara. “Essere in una coalizione ha un peso diverso con gli elettori che combattere da soli. Dobbiamo essere più allineati con le questioni nella regione e nel cuore del nord”. Ma questa “struttura territoriale” non è realmente necessaria. Perché non c’è faccia a faccia con il centrodestra che l’amministrazione May ha vinto da nord a sud.
M5S, declino senza fine: quattro hanno perso cinque voti
Conte ha fatto riferimento soprattutto al doloroso “risultato netto” e alla sconfitta di Brindisi, dove il candidato sindaco è un esponente del movimento e Conte ha speso molti soldi per la campagna elettorale: “Non abbiamo spiegato bene il nostro piano”. Transizione verde , in una città che ha pagato costi altissimi per i combustibili fossili», si autocritica. dirigenti di circolo: questo è un dato su cui bisogna riflettere, perché in quel momento la concorrenza si fa agguerrita. Qui, improvvisamente, il problema è complicato dall’esistenza di liste di cittadini che esistono da diversi decenni. . Forse per questo il I giallorossi non hanno toccato palla nel finale in Molise e, nonostante il quinto ko di Giuseppe, i suoi fedelissimi cercano di difenderlo e parlano di “sconfitta anticipata”, insieme all’amministrazione”. Nelle prossime condizioni elettorali bisognerà parlare direttamente di prigionieri politici piuttosto che di “piegamenti”.
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