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Potenza di precisione, bollette bruciate in strada, Hera nel mirino: “Niente più profitti” | video
Presidenza questa mattina davanti a Usb e alla sede di Potere al Popolo, tante utenze
Redazione 03 ottobre 2022 14:17
Cinguettio
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Altri archi vengono bruciati lungo la strada. Dopo il gruppo universitario autonomo, Potere al Popolo e Usb stanno portando a Bologna i gestori di utilities nati nel Regno Unito con l’obiettivo di incarcerarli per non aver pagato le bollette. Questa mattina, ha riferito l’Agenzia Dire, militanti e attivisti di partiti e sindacati locali si sono radunati davanti al quartier generale dell’Ira per dare simbolicamente fuoco alle bollette del gas e dell’elettricità.
“Siamo qui, lavoratori, precari, studenti, solo per dire una cosa: non sono bollette che possiamo pagare: bollette da 300, 400, 500 euro che non possiamo pagare quando facciamo fatica a sbarcare il lunario”. “Quando aziende come Heera ed Enel fanno profitti enormi dalle loro bollette. Non è vero che pagano più costi e fanno pagare più di noi. Lo fanno per guadagnare”, attaccano i manifestanti, ed è proprio così. Guadagno extra per “pagare costosi costi energetici”.
All’incontro ha partecipato la rappresentante nazionale di Potere al Popolo, Marta Collot, che nei giorni scorsi è stata al centro delle polemiche dopo aver bruciato un disegno di legge durante una manifestazione a Bologna. Procura per fare luce su eventuali responsabilità penali delle utenze. “Chiariamo una cosa a questo nuovo governo: noi non vi faremo tremare, – ha assicurato Collot – chiediamo la fine della guerra e la revoca delle sanzioni, e loro pagheranno il prezzo di quanto hanno previsto sul nostro vite. La crisi”.
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