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Ancona – “Durante la riforma del sistema sanitario, la Regione è partita con un'”architettura” amministrativa con la soppressione dell’Assur e la creazione dell’AST, ma a distanza di quasi un anno abbiamo ancora un commissario a guidarla e le liste di attesa sono in espansione.. Auspichiamo una discussione del Piano Regionale Socio Sanitario, ma per ora niente”. Giuseppe Santarelli, Segretario Generale della CGIL Marche.

Complessivamente i sindacati, Cgil, Cisl e Uil, hanno finora tenuto più di 300 incontri sul campo e sul posto di lavoro per raccogliere le istanze dei vari settori, spiega Santarelli che gli incontri proseguiranno per tutto il mese di maggio. Cgil, Cisl e Uil sono in guerra perché, secondo il segretario generale della Cgil Marche, “la salute è un tema che emerge con grande forza” tra la popolazione, soprattutto in una fase storica caratterizzata dall’aumento dei prezzi. Inflazione rapida.

«Il pericolo con le lunghe attese per appuntamenti e test è che chi non può recarsi nel privato perda le cure», spiega Santarelli. Pertanto, CGIL, CISL e UIL stanno predisponendo un documento da presentare alla Regione per mettere nero su bianco le esigenze e le priorità relative alla sanità nelle Marche.

Tra i ricorsi c’è “il rafforzamento dei bandi pubblici per evitare il ricorso al ricorso ai lavoratori cooperativi, la riduzione della mobilità passiva e delle liste di attesa. La situazione è molto critica – prosegue Santarelli – e se non si discute con i sindacati sul piano socio sanitario regionale e se le nostre richieste non troveranno risposta, non escludiamo di scendere in piazza.

Altro problema è la rete dell’emergenza, spiega Santarelli, che va potenziata.
Soccorso territoriale (POTES) e 118 “Garanzia di soccorso e tutela nelle zone interne della Marcia. Giunta rischia di ingannare le Marche nella riapertura dei piccoli ospedali”, ha detto.

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