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Tra le regioni coperte c’è la SiciliaL’organizzazione è stata distrutta Dipendente dalla pornografia infantile. La polizia ha individuato una rete di utenti che si scambiano messaggi attraverso la popolare piattaforma di messaggistica, che garantisce l’anonimato degli utenti. Materiale osceno Lo si fa sfruttando i minori. Le indagini dei carabinieri della Polizia postale e delle comunicazioni di Torino hanno portato all’esecuzione di 12 mandati di perquisizione nei confronti di alcuni indagati, di cui 4 ancora minorenni, responsabili di detenzione e diffusione di materiale pedopornografico. Tre sono stati arrestati in Campania, Calabria e Lombardia. Migliaia di fascicoli sono stati sequestrati.

Aree coperte

Un’inchiesta della Procura di Torino e di una squadra speciale anticrimine e Crimini informatici, Polizia delle poste e delle comunicazioni di Roma coordinata dal Cncpo, il Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online. Interessato tutto il territorio nazionale, comprese le altre sedi speciali in Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Sicilia e Veneto. Per portare a termine questa operazione è stata creata un’operazione segreta, che si oppone alla diffusione di materiale pedopornografico in rete.

agente segreto

Gli agenti sotto copertura hanno contattato gli utenti che hanno dichiarato pubblicamente di possedere o postare materiale pedopornografico in una chat di gruppo e si sono offerti di scambiarlo con altri utenti di Internet. Le tracce informatiche hanno permesso di identificare i partecipanti alla conversazione e l’amministratore del canale che ha potuto trovare un oggetto “speciale” per la registrazione e il pagamento di 25 euro. Un uomo è stato arrestato in Calabria per aver venduto materiale pedopornografico utilizzando un dispositivo anti-identificazione. Insieme a diversi supporti informatici, sono stati sequestrati anche carte di debito e di credito e un portafoglio elettronico.

Crimini in aumento

Nel 2021 sono stati registrati 5316 casi Immagini indecenti di bambini gestite dalla Polizia Postale, in aumento del 47% rispetto all’anno precedente. Tra i minori, 531 adulti sono stati vittime di cyberbullismo, anch’essi in aumento. La fascia di età più a rischio è quella tra i 10 e i 13 anni, mentre i bambini tra 0 e 9 anni sono sempre più online e connessi a giochi di ruolo e videogiochi online.

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