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Il sindaco Salah ha tirato fuori dal cilindro una possibile soluzione dopo un putiferio in consiglio comunale insieme a consiglieri in protesta che hanno proposto alternative sul futuro del Meazza e del nuovo stadio del Milan. Non appena Sala ha gridato, il capitano della squadra si è affrettato a riprendersi.

Per ora una soluzione puramente ipotetica e astratta consente, tra l’altro, di restare nel territorio del comune di Milano.

Nonostante i locali, e soprattutto i milanesi, siano concentrati in zone lontane da Milano, come San Donato e Rozzano, il sindaco Sala suggerisce come location alternativa un podere in Valle Puglie di proprietà di una società immobiliare. L’ubicazione del tendone del Cirque du Soleil e del mercatino delle pulci della domenica è da anni oggetto di polemiche da parte dei residenti del quartiere e dei consiglieri di centrodestra.

Certo, va ricordato che si tratta solo di un’ipotesi, ma in alcuni punti sono già stati effettuati dei sopralluoghi e, secondo un verbale comunale, l’area è stata presentata ai club che la ritengono probabilmente un po’ piccola. spostare . Fuori dal nuovo stadio.

Ma il numero uno di Palazzo Marino ha fatto riferimento all’area pugliese del Vail – chiedendo ai capitani delle squadre di mantenere riservate le informazioni, una richiesta apparentemente vuota – ma dimostrando di essere ancora selettivo sul territorio.

Alle prime dichiarazioni del sindaco sono seguiti alcuni punti fermi: il primo è che le squadre non hanno alcuna intenzione di ricostruire il Mezza e hanno deciso di costruire un nuovo stadio, quello del Milan di Gerry Cardinale. Ma i vertici nerazzurri hanno confermato al City di volersi concentrare sul nuovo impianto.

Altra considerazione è che, salvo circostanze eccezionali, la nuova sede delle squadre non potrà sostituire il Mezza così come originariamente concepito, soprattutto perché il Milan ha di fatto accantonato il progetto originario insieme ai cugini nerazzurri. In secondo luogo, c’è la questione del limite al quale il guardiano Meeza è disposto a mettere il suo secondo anello.

Un concetto nuovo, stimolante e attualmente molto astratto della fialetta pugliese.

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