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Giovedì mattina, alle 9.30, l’ultima generazione di attivisti ha coronato una feroce manifestazione di Palmanova per lanciare un chiaro messaggio alla politica, per agire immediatamente per fronteggiare l’emergenza climatica.

I ragazzi si sono seduti a gambe incrociate in mezzo alla strada per protesta e si sono rifiutati di alzarsi in piedi fino all’arrivo della polizia. I conducenti arrabbiati hanno fatto di tutto per farli muovere imprecando e imprecando.

Gli attivisti di Last Generation sono in sciopero della fame da un mese e stanno cercando di aprire un dialogo con i segretari di partito a Roma per sensibilizzare sull’attuale politica sui cambiamenti climatici.

Gli attivisti hanno annunciato che i nuovi blocchi stradali sarebbero continuati in ottobre e novembre fino a quando le loro richieste non fossero state ascoltate, chiedendo un incontro pubblico con Letta, Salvini, Meloni e Conte da una parte per parlare apertamente del clima e della crisi sociale. E la firma di un accordo in un altro governo, che sanziona l’obbligo del potere politico di legiferare contro il rifunzionamento di qualsiasi unità di idrocarburi sul suolo nazionale entro un mese da ogni possibile soluzione.

Barricata di PalmanovaSciopero della fame di ultima generazione

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