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05.06.2023 – 08.00 – Delocalizzazione, internazionalizzazione e globalizzazione sono termini di uso comune nell’ambito dell’economia e degli affari internazionali e nel linguaggio comune. Sebbene abbiano somiglianze, rappresentano concetti leggermente diversi che devono essere ristretti e spiegati.
L’offshoring si riferisce alla pratica di spostare funzioni produttive, come la produzione di beni o la fornitura di servizi, da un paese all’altro. Le aziende possono decidere di delocalizzare per una serie di motivi, tra cui salari più bassi, agevolazioni fiscali o accesso a nuovi mercati. La delocalizzazione comporta la chiusura degli impianti di produzione in un paese e il trasferimento delle attività in un altro, con ripercussioni spesso sull’occupazione locale.

Negli ultimi anni è diventato sempre più popolare il reshoring, noto anche come onshore o backshoring, che si riferisce al processo di trasferimento o restituzione di attività commerciali, produzioni o servizi da località estere al paese di origine. Ciò è in contrasto con l’offshoring, che comporta l’esternalizzazione o il trasferimento di imprese in altri paesi alla ricerca di costi del lavoro inferiori o altri vantaggi competitivi.

D’altra parte, l’internazionalizzazione si riferisce al processo di espansione delle operazioni di un’azienda oltre i confini nazionali. L’internazionalizzazione può assumere molte forme come l’apertura di una filiale all’estero, l’esportazione di prodotti o servizi, l’investimento diretto all’estero o l’acquisizione di società estere. Lo scopo principale dell’internazionalizzazione è quello di diversificare le attività per entrare in nuovi mercati, sfruttare le opportunità di crescita e minimizzare i rischi.

Al contrario, la globalizzazione è un fenomeno più ampio che trascende le singole aziende e si riferisce all’interconnessione e all’interdipendenza di economie, culture e società in tutto il mondo. Globalizzazione Include la libera circolazione di beni, servizi, persone, capitali e idee attraverso i confini nazionali. Ciò è supportato dal rapido sviluppo delle tecnologie di comunicazione e trasporto che riducono le distanze fisiche e facilitano gli scambi tra le diverse parti del mondo. La globalizzazione ha portato a una maggiore interdipendenza economica tra i paesi, ma la disuguaglianza è oggetto di dibattito in quanto influisce sull’ambiente e sulla cultura.

In breve, la delocalizzazione si riferisce al trasferimento (solitamente opportunistico) dell’attività produttiva da un paese all’altro, l’internazionalizzazione si riferisce all’espansione delle attività di un’azienda oltre i confini nazionali, mentre la globalizzazione è un fenomeno più ampio che coinvolge l’interconnessione e l’interdipendenza delle economie e delle società in tutto il mondo.

Di Federico Barcherini
Consulente di direzione, direttore ad interim

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