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Dibattito in parlamento sui soldi dei parlamentari. Come ricorda il deputato Italia Viva la vicenda dell’adeguamento della sospensione dell’indennità dei deputati, ricostruita da Roberto Giazzetti in “Emiciclo”, con la proposta unanime dei Presidi, Montecitorio fu accolta all’unanimità dalla Presidenza e non. , come ha sostenuto in una nota il commissario M5s, è una guerra di movimento.

«Si è scusato con chi gli aveva suggerito che non fosse vero, spiegando di aver inviato il biglietto per errore», continua Giachetti. Il deputato ha poi aggiunto: “Ma un’altra nota uscirà in serata da M5s, ripetendo che la decisione è stata presa solo perché i cinque stelle erano in catene, quasi buttati dalla finestra”. Poi ha gridato con rabbia ai banchi del Movimento 5 Stelle: “Vi si può definire solo con una parola: patetico”.

“Dal leader all’ultima persona che fa questo lavoro, puoi essere definito politicamente con una sola parola: sei un miserabile!”

In meno di due minuti @bobogiac smaschera la folle campagna di Conte e M5S sugli stipendi dei parlamentari. pic.twitter.com/Idn7mjnt7c

— Italia Viva (@ItaliaViva) 22 dicembre 2022

Un attacco frontale alla contestazione del Movimento 5 Stelle dall’Italia, sostenuto dai Fratelli Banche Italiane e al grido di: “Buffoni, Buffoni!”. Quando è stato chiesto al capitano della squadra Silvestri Giachetti di commentare, era troppo tardi perché il vicepresidente Rampelli aveva già aggiornato la riunione. Roberto Giachetti ha attaccato il M5s perché voleva mettere il cappello su un provvedimento pratico per il Parlamento. Chiara Colosimo, rappresentante di Fratelli in Italia, ha osservato via social: “Grillini non si smentirà mai. una bugia incredibile, ha bisogno di un tweet di verità.”

“Questa decisione è stata presa dal 2006, una pratica di 16 anni”, ha detto il deputato di Italia Viva, sottolineando l’assurdità dell’affermazione del M5s che sta conducendo campagne in guerre senza valore. . Questa pretesa assurda è arrivata a Giuseppe Conte, che si è tolto il cappello personalmente per regolamentare le indennità dei parlamentari. “Arrivata la sera, è intervenuto anche Giuseppe Conte, il leader del M5s, con un messaggio sui social”, ha concluso Roberto Giazzetti.

Come ha sottolineato Roberto Giacchetti, la restrizione del controllo degli indennizzi del Parlamento, in vigore dal 2007, consente alla Camera di risparmiare solo 30 milioni di euro in meno, cioè i costi previsti del 2025 senza proroga del provvedimento.


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