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Simone Inzaghi della SS Lazio vs Hellas Verona FC durante la partita di calcio della Serie A italiana a Roma il 05 febbraio 2020 – LPS/Marco Irio
Controllo dopo l’Inter, Inzaghi. Questa stagione rischia di essere l’ultima per i nerazzurri di Simone Inzaghi. Il tecnico piacentino è in carica dalla stagione 2021/22, concludendo la sua seconda stagione al Milan. Ha un contratto in essere fino al 30.06.2024. Il contratto verrà risolto a fine stagione. Il Club Viale della Liberazione lo ha messo sotto sorveglianza, convinto che se la caverà bene con l’attuale rosa, soprattutto in campionato. Il modo in cui è stato perso lo scudetto l’anno scorso e il gap con il Napoli in questa stagione (nonostante l’Inter sia riuscita a battere gli azzurri a San Siro) non è andato bene ai padroni cinesi. Le molte scelte degli allenatori hanno lasciato gli allenatori confusi. Amministratore delegato Giuseppe Marotto E il ds Piero Ausilio pianifica la prossima campagna trasferimenti completamente gratuita senza input Simone Inzaghi. Un segnale significativo mostra chiaramente che la posizione del tecnico è equilibrata. Solo un posto in semifinale di Champions League e una finale di Coppa Italia rischiano di salvarlo dalla panchina.
Controllo dopo l’Inter, Inzaghi: la situazione del tecnico
Nell’incertezza che circonda il suo futuro, molti si chiedono quale possa essere lo stato d’animo di Simone Inzaghi. Il tecnico sembra tranquillo. Ogni giorno si presenta in anticipo alla Pinetina e pianifica le attività quotidiane con i suoi dipendenti. Sorride ai tifosi, ai giocatori e alla dirigenza. Ma sa bene che il suo futuro è legato agli ultimi mesi della stagione in corso. Lui e sua moglie sono ben ambientati in città e amano il loro lavoro in nerazzurro. Chi non vuole lasciare qualcuno che è sicuro di poter fare meglio negli anni a venire. Ma allo stesso tempo, l’agente Tulio ordina a Tinti di scaldare altre opzioni per il futuro. Non è un segreto che le squadre spagnole, turche e inglesi all’estero siano pronte a fargli più di tutte le offerte finanziarie.
Cheka, Inzaghi dopo l’Inter: nomi in pericolo
L’amministrazione milanista sta studiando alcuni profili tra allenatori italiani e stranieri. L’idea si affida a un tattico che conosce bene la realtà del campionato italiano. Ragioni per non appoggiare candidati come Mauricio Pochettino, Marcelo Bielsa, Julian Nagelsmann. Di fronte Vincenzo Italiano, Raffaele Palladino, Dejan Stankovic. Ma c’è un nome che accontenta tutti: Antonio Conte. L’allenatore del “Lesse” ha lasciato il contratto con il “Tottenham” ed è tornato al Torino. Ma non si allena per “Juventus” o “Inter”. Il primo è la presenza di Max Allegri e il secondo è uno stipendio che non rientra nei parametri nerazzurri. Così ha portato al serbo Ivan Juric alla guida del Torino. Alla gente piace per il suo coraggio, il suo carattere e il suo rapporto con i giocatori. Tra gli altri, lavora bene con i giovani ed è perfetto per presentare i vari Valentino e Franco Carboni, Alessandro Fontanarosa, Cristjan Aslani, Mattia Zanotti, Giovanni Fabian. Tutti ragazzi di grande futuro, anche se qualcuno nel caso di Scalvini potrebbe finire all’Atalanta.
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