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20.11.2022 – 11:56 – Oggi, domenica 20 novembre, si celebra la “Giornata nazionale della circolazione stradale”. Dedicato a coloro che hanno perso la vita sulla strada e alle loro famiglie. Un momento importante su cui riflettere è quanto sia importante adottare comportamenti consapevoli e corretti sulla strada. Distrazione, eccesso di velocità, mancato rispetto della distanza di sicurezza e dei semafori alla guida di auto, scooter o bici sono alcuni dei tanti errori. Ma anche tra i pedoni non sono rari comportamenti rischiosi, spesso spinti dalla distrazione o dalla troppa fretta. La polizia stradale ricorda a tutti di non interferire sulla strada. Guidare dopo aver consumato alcol o droghe, “parlare” durante la guida o attraversare la strada è estremamente pericoloso per te e per gli astanti. Considerando che rispondere a un cellulare ti porta fuori strada per una frazione di secondo, può essere fatale se stai guidando. Infatti, circa 30 alla velocità di 50 km/h Il tassametro impiega solo due secondi per viaggiare e se i tuoi occhi non sono sulla strada durante quei 2 secondi, è come guidare con gli occhi completamente chiusi. Il rischio è ancora maggiore se si viaggia su un’autostrada con un limite massimo di velocità di 36 metri al secondo. Ciò significa che bastano 3 secondi di separazione dell’attenzione per spostarsi di 108 metri – praticamente la lunghezza di un campo da calcio – senza guardare la strada. In Italia, come in altri Paesi europei, la sicurezza stradale è uno dei temi principali. L’Italia, che anticipa l’obiettivo europeo di azzerare il numero delle vittime entro il 2050-2030, da anni segue un articolato percorso per contrastare il fenomeno degli infortuni con campagne di sensibilizzazione giuridica e iniziative educative. Attrae soprattutto i giovani. A partire dalle scuole elementari, infatti, la Polizia di Stato interviene con programmi educativi strutturati e modelli di comunicazione adeguati, secondo Stradale, per aiutare chi vive in strada a capire quali comportamenti adottare per proteggere la propria vita e il proprio sostentamento. Secondo l’ISTAT, nel 2021 si sono verificati 151.875 incidenti stradali, con 2.875 morti e 204.728 feriti. Rispetto al 2001, quando si sono verificati 263,1 mila incidenti, sono morte 7.096 persone e sono rimaste ferite 373.286 persone. A causa dei sempre maggiori volumi di traffico, quindi, gli incidenti e soprattutto i decessi si dimezzano (circa il 58% in meno di incidenti e il 40% in meno di morti). Segno che qualcosa sta cambiando in meglio. Una più ampia e completa educazione alla sicurezza stradale e al rispetto di sé e degli altri sono i motori di una rinnovata cultura della sicurezza che, se adeguatamente alimentata e sostenuta, ridurrà indubbiamente i pericoli stradali. Grazie ad operatori formati per affrontare situazioni particolarmente dolorose come gli incidenti stradali o ferroviari, la Polizia di Stato è sempre al fianco delle vittime e dei loro familiari per aiutare i sopravvissuti agli incidenti o i familiari del defunto a riprendere in mano la propria vita. e/o divorzio. Infine, in questa giornata dedicata alla memoria di tutte le vittime di incidenti, viene ricordata soprattutto la memoria dei membri delle forze dell’ordine che svolgono il proprio dovere e, purtroppo, spesso pagano un prezzo elevato. .[c.s.]
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